30 novembre 2006

La fine di un mito

Elvis Presley fu ucciso da un enorme panino.
Da anni mangiava come due elefanti asiatici.Il suo intestino era perennemente occluso.Tutto questo perché l'abuso di droghe e psicofarmaci aveva causato una degenerazione ipotalamica che gli impediva di sentirsi sazio.Mangiava fino al collasso.Mangiò letteralmente fino a scoppiare.

L'uomo della "calle" non usa delle belle parole e non fa ragionamenti complessi, l'uomo della strada si limita ad osservare il mondo che lo circonda e cerca di trarre conclusioni soddisfacenti per se stesso e chi lo circonda, quando non si tratta di grossi pachidermi puzzolenti.
L'uomo della strada sa che nel suo paese e nel suo continente è ormai in corso un cambiamento accellerato e irreversibile, non ha ancora capito dove lo porterà e dove porterà la sua gente.
Però ha capito che gli piace e gli va bene così per adesso...
Tutti sanno che il 3 dicembre sarà una formalità e che Chavez vincerà di nuovo in Venezuela, quello che non poteva sapere è che anche Ortega in Nicaragua e Correa in Ecuador si sarebbero aggiunti a questo cambiamento e che il Messico potesse esplodere come sta esplodendo.
L'uomo della strada ha deciso che starà a guardare e giudicherà i fatti di questo cambiamento come è giusto che sia...ha capito che quella cosa che per anni tutti hanno chiamato come il miracolo dell'economia neoliberista era una grossa panzana pensata per ingrassare le solite vecchie vacch(i)e.
L'uomo della strada oggi ha capito che per il Neoliberalismo in Latino America oggi non c`è più posto;l'avevano pensata bene.
Non più colpi di stato, non più oligarchie, non più nepotismi, non più militari, non più controrivoluzioni, non più rivoluzioni, non più dittatori...sollamente un sacco di dollari.
Semplice...ma non ha funzionato e chi lo ha deciso?
L'uomo della strada ci pensa un attimo...legge un sacco di giornali e un sacco di documenti di persone che, cazzo , hanno un cervello!
In Europa un sacco di gente ragiona e scrive...scrive della sinistra radicale al potere, di populisti amici di neodittatori ottuagenari, già leggendari rivoluzionari, scrive, in punta di fioretto, di pericolose derive della democrazia, scrive di una sinistra corrotta che non c`è più neanche lì.
Scrive...scrive...ma l'uomo della strada pensa e ci ripensa...che cosa è successo in Latino America soprattutto negli ultimi due anni: in Chile, in Bolivia, in Uruguay, in Paraguay, in Argentina, di nuovo in Brasile, in Nicaragua, in Ecuador e domani di nuovo in Venezuela...che cosa è successo di nuovo...NO non di nuovo,ma di NUOVO!
Che sia stato il popolo a decidere per la prima volta in Latino America?
L'uomo della strada sorride...e pensa.

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